Si forma all'Accademia di San Luca a Roma con la docenza del Tenerani.
All’Esposizione di Belle Arti di Firenze del novembre - dicembre 1866 partecipa con le sculture Cappellini, e Garibaldi a Caprera, il critico dell’Universo Illustrato di Milano, le definisce le migliori sculture dell’esposizione.
Nel 1883 successe a Giuseppe Dupré nell'Accademia di Belle Arti di Firenze.
A Giulianova, esegue l'imponente monumento a Vittorio Emanuele II, commissionato dal Comune in ricordo del passaggio e pernottamento del re, il 15 ottobre 1860, l'opera viene inaugurata il 26 agosto 1894.
|
Nelle pinacoteche di Giulianova e Teramo si conservano suoi disegni, terrecotte e gessi.
Eseguì composizioni monumentali per grandi personaggi storici dell'Ottocento (Pio IX, Helmuth von Moltke, Garibaldi a Caprera, Margherita di Savoia).
|
Bibliografia:
1866/1867 - L’Universo Illustrato, Milano, Emilio Treves, vol. I, n. 11, 16 dicembre, p. 162.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 777/778.
2001 - Raffaello Pagliaccetti. Le epifanie della luce. Bronzi, marmi, terrecotte e gessi dal 1861 al 1899, a cura di Floriano De Santi, catalogo mostra, Museo dello Splendore, Giulianova (TE), edizioni MAS, pp. 112.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 675.