Prima allievo dello scultore Emilio Righetti, poi dal 1912 all'Accademia di Firenze, di Augusto Rivalta e Domenico Trentacoste. Nel 1914 a Firenze, espone il gesso: Il giogo.
Autore dei Monumenti ai Caduti di Rimini (1926), e Santarcangelo di Romagna (1925, inaugurato nel 1928).
Per il Monumento della Vittoria o dei Caduti di Forlì, esegue i blocchi ai lati della colonna con altorilievi che rappresentano i principali momenti della vita degli eroi: l'attacco, la difesa, il sacrificio e il trionfo, il Monumento viene inaugurato il 30 ottobre 1932.
Ha realizzato anche opere religiose.
Bibliografia:
1986 - Lonati Riccardo, Dizionario degli scultori bresciani, Brescia, Giorgio Zanolli Editore, p. 40/42.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 155/156.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 97.
